Corso di preparazione al parto

1. Corso preparto: finalità e obiettivi

Mi preparo perché voglio affrontare il parto con serenità.

Corso preparto: perchè seguirlo?

I corsi si rivolgono soprattutto a chi è alla prima esperienza di maternità (e di paternità) ma non è raro incontrare coppie che sono al 2° o al 3° figlio e che vogliono saperne di più per affrontare con maggiore consapevolezza l’avventura della nascita che è ogni volta un’esperienza diversa.
Conoscere i meccanismi del parto e le questioni pratiche correlate può essere innanzitutto d’aiuto a controllare l’ansia: non è un caso – affermano ostetriche e ginecologi – che spesso le coppie indichino il “bisogno di sapere” come una delle ragioni principali che motivano alla partecipazione. Anche per il futuro papà è utile partecipare al corso per mettere a fuoco meglio il proprio “ruolo” e sentirsi partecipe. Un’altra motivazione nasce dall’urgenza della futura mamma e della coppia di esprimersi e di condividere il proprio vissuto quotidiano con altre coppie e con l’ostetrica di riferimento che rappresenta spesso una vera e propria guida. Un’altra motivazione importante è il desiderio - grazie al corso preparto - di acquisire una maggiore familiarità con l’ambiente ospedaliero (o della struttura che si è scelto per partorire) considerato che nell’immaginario della donna e della coppia esso è vissuto solo come un luogo dove si va quando non si sta bene. Molte mamme in attesa si tranquillizzano una volta visitato il reparto e l’area maternità e dato un aspetto e un ruolo a ciascun ambiente.

chiudi

Com’è strutturato un corso preparto

Non esiste un modello unico: ogni struttura ha il suo corso e il suo programma messo a punto dall’ostetrica che lo conduce. In linea di massima tutti i corsi sono strutturati in una prima parte più teorica e in una seconda parte, più pratica, di attività corporea. La prima parte consiste in una serie di incontri con i vari specialisti: ginecologo, talvolta psicologo, anestesista, neonatologo o pediatra e altri esperti che illutrano tutti gli aspetti fisiologici del parto e le possibili varianti, le implicazioni psicologiche della maternità, i cambiamenti del rapporto di coppia che potranno verificarsi nel corso di questa meravigliosa avventura. Durante questi incontri verranno anche fornite informazioni utili e pratiche per l’allattamento e le prime cure al neonato. La seconda parte offre l’opportunità di svolgere insieme esercizi di lavoro corporeo, di respirazione, di rilassamento: questi ultimi che possono armonizzare esercizi tratti da varie metodiche (training autogeno, yoga, stretching, biofeedback, ipnosi etc) tendono a calmare l’ansia, a ridurre l’emotività e la sensibilità al dolore, così da rendere la donna più consapevole e offrirle degli strumenti per ottenere una maggiore distensione e un autocontrollo della muscolatura in grado di assecondare le future contrazioni dell’utero e facilitare il parto al momento opportuno. L’obiettivo è quello di rendere la donna più capace di ascoltarsi e di ascoltare i segni che il bambino manda, allenando la propria mente a fondersi con il corpo in modo più armonico e naturale e più consono all’unità della persona.

chiudi

Le nostre infografiche

chiudi

Le domande Frequenti

1. I corsi preparto sono gratuiti? Dove si svolgono?
I corsi di preparazione al parto (“corsi di accompagnamento alla nascita”) organizzati dalla propria ASL di riferimento sono del tutto gratuiti e si svolgono in genere presso i reparti maternità degli ospedali o presso i consultori di zona. I corsi che vengono organizzati da enti privati sono a pagamento. La durata dei corsi dipende dalla singola struttura e dalla singola ostetrica responsabile del programma di ciascun corso.
2. Quando inizia in genere un corso di preparazione al parto?
La maggior parte degli ospedali organizza ciclicamente dei corsi: ci si può informare presso la struttura stessa o chiedendo al proprio ginecologo o all’ostetrica che vi seguirà. In genere si raccomanda di parteciparvi tra la 26° settimana e la 30° settimana ma dipende da struttura a struttura. È importante frequentare tutte le sedute soprattutto quelle previste sul travaglio e sulle tecniche per affrontare il dolore. Non mancate neppure quando si visiterà tutta l’area dedicata al travaglio, al parto e al postparto: è molto importante per acquisire familiarità con l’ambiente dove verrà alla luce vostro figlio, soprattutto se si tratta del primo.
3. Al corso preparto può partecipare anche mio marito?
Ormai in quasi tutti i corsi preparto si promuove la partecipazione della coppia e si organizzano anche incontri specifici per i papà. Incoraggiate il vostro partner a parteciparvi, è sicuramente utile che conosca e sia ben consapevole fin dall’inizio di quale ruolo prezioso può svolgere per sostenervi e per vivere appieno insieme a voi questa esperienza unica. Sono molti i papà che hanno iniziato titubanti e che si sono poi rilevati molto partecipativi e più avidi di informazioni.
4. Durante il corso si possono fare tutte le domande possibili?
Assolutamente sì. Durante il corso è possibile sciogliere ogni dubbio e confrontare il proprio vissuto e i propri timori con altre donne e coppie che stanno vivendo la stessa esperienza. Spesso sono proprio i piccoli problemi quotidiani a preoccupare di più: parlarne insieme serve a sciogliere le preoccupazioni e ad affrontare gli ultimi mesi di gravidanza con maggiore serenità. Provate a leggere quello che dicono le donne e le coppie che abbiamo ascoltato.
chiudi

Nota sul contenuto e i suoi divulgatori: tutto il materiale disponibile nel suddetto corso preparto, le affiliazioni, le strutture ospedaliere e il personale sanitario intervistato, sono stati realizzati e pubblicati nel febbraio 2014, data di produzione dei contributi.