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Dossier Ginecologia
Le regole d’oro dell’igiene intima
Le cose da fare e quelle da evitare per eseguire una corretta igiene intima quotidiana e prevenire i principali disturbi dell'apparato genitale.
La prima regola è che l'igiene intima va curata ogni giorno, in relazione alle necessità (presenza di flusso mestruale, piccoli disturbi, ferite chirurgiche, attività sessuale ecc.), ma senza lasciarsi tentare da eccessi di zelo.
Due o tre lavaggi nell'arco della giornata sono più che sufficienti ad assicurare un giusto grado di freschezza e comfort, senza destabilizzare la mucose.
Naturalmente, ciò è vero soltanto se si impiega il detergente intimo adatto. Su questo fronte, il principale parametro da considerare è il pH che deve sempre essere leggermente acido, ma diverso a seconda dell'età dell'utilizzatrice.
In età fertile (18-50 anni) sono ideali formulazioni con pH 4,5, mentre durante l'adolescenza e in menopausa si devono preferire detergenti intimi con valori di pH tra 5 e 6.
Sempre in tema di detergente, è essenziale scegliere una formulazione delicata, specifica e clinicamente testata per l'igiene intima: anche se di ottima qualità, i prodotti per viso e corpo sono troppo aggressivi per le mucose genitali e non devono essere utilizzati su questa zona. La regola vale, a maggior ragione, per i comuni saponi, solidi e liquidi, fortemente alcalinizzanti (pH 9-10), che vanno riservati al lavaggio delle mani.
La quarta regola, di carattere operativo, riguarda i movimenti da eseguire durante il lavaggio, che devono sempre partire dalla zona anteriore ed essere diretti verso quella posteriore per ridurre il rischio di contaminazioni batteriche dell'area genito-urinaria. Questo principio vale anche in fase di risciacquo, che deve essere molto accurato per asportare ogni traccia di detergente, sempre potenzialmente sensibilizzante se persiste sulle mucose troppo a lungo.
Per tutelare il benessere intimo femminile, durante tutto l'anno e soprattutto in estate, se si pratica sport e/o se si suda molto, si dovrebbe indossare biancheria intima in fibre naturali morbide (cotone o seta) che permettono una migliore traspirazione, prevenendo sensibilizzazioni e arrossamenti e rendendo meno probabile la moltiplicazione di batteri e lieviti (prima tra tutte la candida).
Per ragioni analoghe, almeno nei mesi più caldi, si dovrebbe rinunciare a pantaloni troppo attillati in corrispondenza dell'inguine e dei genitali. Mentre i salvaslip non dovrebbero essere utilizzati costantemente, ma soltanto quando realmente necessari, preferendo le varianti traspiranti e confortevoli.
In presenza di flusso mestruale, invece, gli assorbenti, sia interni sia esterni vanno sostituiti spesso, in relazione all'intensità delle perdite, ma comunque senza superare le 2-3 ore d'uso. Una questione di benessere psicofisico e di prevenzione di possibili malattie infettive decisamente fastidiose. Se si utilizzano preferenzialmente assorbenti interni va, inoltre, ricordato di evitare di indossarli durante la notte.