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Malattie sessuali: come curarsi?
Se pensi di aver contratto un’infezione sessuale non farti prendere dal panico, ricorda che si tratta quasi sempre di situazioni risolvibili, basta non perdere tempo e accertarsi della diagnosi per poi iniziare una terapia adeguata.
Esistono cure diverse a seconda dell’origine della malattia venerea in questione:
se è causata da batteri e parassiti, normalmente la terapia consiste in una breve cura antibiotica prescritta dal tuo medico curante che, in termini di dosaggio e modalità di assunzione, deve essere seguita con precisione;
se è causata da virus, ne sono un esempio l’HPV o l’HIV, non esiste vera e propria cura, ma si procede con una serie di trattamenti che ne limitino i sintomi.
Per la sifilide, l'infezione da Clamidia e da Trichomonas vaginalis la terapia è a base di antibiotici: il trattamento va seguito anche dal partner attuale e da quelli avuti fino a 60 giorni prima della comparsa dei sintomi per evitare ulteriori contagi.
La candida è provocata da un fungo che è già presente all’interno del nostro corpo e che in caso di infezione si moltiplica, quindi per contrastarla è necessario seguire una terapia antimicotica, sia per bocca che locale (con crema, ovuli e lavande) che non elimina il fungo, ma ne blocca la replicazione, pertanto l'infezione può ricomparire dopo la sospensione della terapia se questa non è stata completamente efficace.
Per l'infezione da Herpes virus si ricorre a farmaci antivirali: la cura non elimina il virus, né modifica il rischio, la frequenza o la severità della malattia ma allevia i sintomi in maniera determinante.
Non esistono attualmente farmaci, invece, per curare l'infezione da HPV.
Per fortuna, nella maggior parte dei casi, l'infezione si risolve spontaneamente o è eliminata dall'organismo prima che causi problemi.
Se persiste, per trattare condilomi e verruche genitali causate dalla permanenza del virus, si può effettuare un trattamento locale con farmaci oppure procedere alla distruzione con l'applicazione del freddo (crioterapia) o dell'elettrobisturi ("bruciatura").
Nel caso risultino lesioni al collo dell'utero dovute all’HPV, è bene fare una valutazione per escludere il rischio di cancro della cervice: pap test, colposcopia e hpv test. Si tratta di esami di routine che tutte le donne dovrebbero fare con regolarità per monitorare la propria salute, a prescindere dal rischio di aver contratto una malattia sessuale.
Qualunque sia la malattia, ricorda di seguire alla lettera il trattamento suggerito dal tuo medico per tutto il tempo stabilito: anche se i sintomi scompaiono presto, non è detto che il microorganismo sia stato debellato.
Avvisa anche il tuo partner: vergognarsi in questi casi non serve a nulla e aumenta il rischio di contagio o di recidiva della malattia.
Meglio non avere rapporti per un po’, in modo da evitare l’effetto ping pong tra i due partner che aumenterebbe le probabilità di ricomparsa dell’infezione.
Al termine della terapia non dimenticare di fare un test di controllo per accertarti che l’infezione sia stata completamente eliminata e tornare a goderti con serenità la tua vita sessuale.